Il Museo Relazionale, sezione permanente del CIAC (Centro internazionale per l’arte contemporanea Castello Colonna di Genazzano-Roma).
Attività di pratiche spaziali, sociali e politiche condivise.
Progetto di
Aldo Innocenzi-Stalker/On
Obbiettivi :
Il ruolo sociale del museo e il lavoro diretto con la comunità.
Fare del CIAC ,sezione relazionale, un luogo di produzione artistica e culturale finalizzata alle relazioni sociali e un luogo di esperienza conoscitiva, aggregazione sociale e interculturale, crescita civile e confronto con le istituzioni.
Un luogo dove praticare l’esperienza della cittadinanza in uno scambio diretto tra cittadini e amministrazione, per suscitare un’elaborazione soggettiva degli abitanti rispetto al contesto abitativo, che possa fornire delle indicazioni per la progettazione la riqualificazione e lo sviluppo del contesto abitativo e territoriale a tutela di un patrimonio comune.
Sempre più numerosi sono i casi in cui i musei d’arte diventano vettori per eccellenza dell’immagine attrattiva di una città, ingredienti fondamentali nelle politiche di marketing territoriale, fattori-chiave di rivitalizzazione socio-economica e di rilancio turistico-culturale e, non ultimo, strumenti di sviluppo di una politica urbana e di un’idea di cittadinanza.(1)
Dinamiche relazionali :
Il ruolo dell’arte-architettura relazionale.
Partecipare al processo, non come mediatori ma come parte integrante della collettività, ha come obiettivo far emergere, nel rendere visibile o udibile, le idee , gli argomenti, i fatti e le valutazioni, con attenzione alle domande e alle proposte restituendo la parola alla collettività, in modo tale che gli individui e i gruppi possano esprimere i problemi che sembrano loro più importanti per la vita collettiva, prendere posizione su di essi e formulare argomenti a sostegno delle proprie posizioni.Una creatività partecipata non più caratterizzata da un’appartenenza a una categoria politica o sociale, ma da una collocazione particolare e provvisoria nello spazio aperto dei problemi, delle proposte e degli argomenti.
Qual è lo spazio consentito ad un agire politico che non sia solo angusta difesa degli interessi materiali o rituale comportamento elettorale?(2)
Metodologie :
Il processo partecipativo.
I nuovi ruoli assunti dai diversi soggetti pubblici e privati nelle fasi di progetto, di decisione e di attuazione hanno prodotto nuove forme di democrazia?(3)
Gli artisti, attraverso forme di coinvolgimento degli abitanti (ludiche, estetiche, analitiche e creative) sveleranno aspetti critici, potenzialità e desideri sommersi nel territorio, per individuare, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori locali (amministrazione, cittadini, professionisti), il legame tra conoscenza del territorio e la partecipazione ad una pianificazione condivisa. Il confronto di questa procedura con quella del Museo Relazionale è volto ad armonizzare due approcci al territorio diversi ma compatibili: da un lato lo svelamento e l’interpretazione da parte degli artisti, dall’altro individuare quelle metodiche che possano portare un elevato livello di condivisione e un elevato standard di democrazia nelle decisioni raggiunte, sostenute e rese esecutive dall’amministrazione.
(1) Il museo relazionale, riflessioni ed esperienze europee a cura di Simona Bodo
(2) Vita Activa, Hannah Arendt
(3) Processi partecipativi nel governo del territorio, Camillo Tidore