Progetto Espositivo
Esposizione Universale della Demistificazione
“Il Capitalismo per la massa dei governati è solo strumento
di dominio attraverso la mistificazione e l’illusione,
per le classi dirigenti un «inganno voluto e consapevole”.
(Antonio Gramsci)
Perché proporre un’esposizione universale della demistificazione al MACRO ASILO? In un momento in cui l’arte contemporanea è un paradosso e il suo valore il paradossale, dove la performance, anche se usata per denunciare conflitti sociali, economici o politici viene asservita al potere assumendone la forma della propaganda. Dove infine può essere mostrata o come merce o come strumento di propaganda politica. Un’illusione pensare di avere di fronte una pluralità di interpretazioni che non impongono nessuna ideologia, teoria o fede.
Perché proporre (tra le varie forme di comunicazione espositiva) una Esposizione Universale? Le Esposizioni Universali da sempre hanno messo in mostra il prodotto più avanzato della mistificazione per trasmettere i messaggi del potere in tutta la società, in tutto il mondo. Un prodotto (l’ideologia) che doveva essere rappresentato nella sua dimensione estetico-politica, così da influenzare l’opinione pubblica attraverso la cultura. I temi toccati vanno dalla sfera domestica alla vita pubblica, dai risultati del progresso scientifico alle esplorazioni spaziali, dall’emancipazione della donna all’istruzione, dall’architettura alla questione abitativa, dal lavoro all’immigrazione, all’alimentazione. Nonostante internet e la globalizzazione, il dispositivo dell’esposizione Universale mantiene intatto il suo potere mistificatorio.
Paradossale invece che un libro del valore de L’ideologia Tedesca
di K. Marx- F. Engels ,scritto nel 1846, rimanga in cantina in balia della “rodente critica dei topi, in quanto avevamo già raggiunto il nostro scopo principale, che era di veder chiaro in noi stessi» fino al 1932, anno della sua pubblicazione. Un mistero. Dunque perché riprendere dalla cantina oggi questo libro? Oltre ad essere la genesi del più grande parricidio della storia della filosofia, gli autori sono stati i primi a demistificare gli aspetti fondamentali dell’ideologia capitalista, quali:
–Presentare l’economia politica come legge naturale inscritta nella stessa evoluzione della specie umana;
-Rappresentare l’origine del capitalismo, come un processo evolutivo naturale nel quale regna l’idillio sociale.
-Nascondere le modalità di riproduzione del capitale e dunque l’appropriazione del plusvalore prodotto.
Ora, proprio a veder chiaro, questa ideologia è entrata in noi stessi come aria, la respiriamo, la metabolizziamo, ci fa illudere che è scomparsa.
“Bisogna, magicamente, scacciare uno spettro, esorcizzare il possibile ritorno di un potere ritenuto malefico in sé, la cui diabolica minaccia continuerebbe a turbare il secolo. Dal momento che una tale congiura insiste oggi, con un consenso assordante, perché essa dice, ciò che è davvero morto resti morto per davvero, Ecco che risveglia il sospetto. Ci risveglia laddove vorrebbe addormentarci. Vigilanza, allora: forse il cadavere non è così morto, così semplicemente morte, come la congiura tenta di far credere”. J. Deridda, “Spettri di Marx”.
Il Museo Relazionale (che non esiste come museo, esiste solo nei progetti partecipativi che propone ora con un Museo, ora con un Accademia, ora con un quartiere), propone al MACRO ASILO di curare uno spazio.
Uno spazio dedicato alla politica “del” e “con” lo spettatore, per coinvolgerlo a raccogliere e svelare demistificazioni quotidiane.
Uno spazio per aprire un dialogo con la storia, per riportare quei volti, quelle idee alla realtà quotidiana, per meglio comprendere il presente e provare a costruire un futuro.
Uno spazio aperto all’autonomia dell’arte per non essere più decorazione di poteri oppressivi o liberatori.
Uno spazio per opporsi agli inganni alle illusioni e alle disuguaglianze.
E che non sia mistificatorio.
Il Museo Relazionale, invita a partecipare insieme alla realizzazione della prima Esposizione Universale della Demistificazione.
Gli artisti che vorranno partecipare ed incontrare il pubblico del MACRO ASILO con la loro presenza o con la loro opera, dovranno mandare l’adesione e una breve descrizione dell’opera a museorelazionale@gmail.com indicando sul calendario la data e l’ora del loro intervento.
Aldo Innocenzi
museorelazionale@gmail.com
museorelazionale.wordpress.com
@Museo.Relazionale